ISCRIZIONI
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IL PROGETTO
ll lavoro nelle organizzazioni sociali si presenta complesso e denso di criticità.
Il corso di formazione è incentrato sull’esplicazione delle principali caratteristiche della pratica di supervisione e dei suoi effetti sulla qualità dell’intervento professionale in ambito sociosanitario ed è rivolto principalmente agli operatori dei centri di accoglienza della Regione Marche, ma anche agli operatori della salute mentale del SSR.
Si intende recepire e discutere la ricchezza e la pluralità dei bisogni che gli operatori esprimono, rimandando ad una idea di accoglienza e cura e della loro funzione complessa e variegata. L’efficacia e la buona riuscita di un progetto di accoglienza è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro che una equipe mette in campo e al benessere che la stessa riesce a mantenere nel tempo.
Verranno affrontate e discusse con i partecipanti le caratteristiche fondanti dell’intervento di supervisione nelle sue diverse modalità di equipe e individuale, gestione dello stress e burn out, miglioramento dei processi comunicativi supporto a difficoltà emotive e relazionali, potenziamento della dimensione multidisciplinare e organizzativa, intervento clinico e supervisione dei casi.

IL PROGRAMMA
Il percorso formativo mira all’esplicazione delle principali caratteristiche della pratica di supervisione e dei suoi effetti sulla qualità dell’intervento professionale in ambito sociosanitario,sia per ciò che concerne le dinamiche di gruppo presenti all’interno delle equipe multidisciplinari, sia in relazione al singolo “caso”.Partendo dal presupposto che è necessario aumentare la capacità di lettura dei fenomeni e promuovere e valorizzare il riconoscimento delle proprie competenze in termini di “sapere essere” e “saper fare”, verrà presentato e discusso con i partecipanti l’intervento fondato sull’approccio etno-sistemico-narrativo, che riformula criticamente prospettive, categorie e strategie dei dispositivi di cura e si procederà nell’analisi e nella valutazione di una specifica situazione clinica presentata da operatori dei centri di accoglienza.Verranno infine presentate le esperienze territoriali e i modelli operativi sperimentati presso i progetti SPRAR/SIPROIMi di Porto San Giorgio (disagio mentale) e Fermo (ordinari), volti a favorire un percorso terapeutico dove non predomini l’attenzione per il sintomo ma la storia di vita della persona migrante e i differenti sistemi di rappresentazione culturale, al fine di tracciare una co-costruzione di nuovi significati di Cura.

La pratica della supervisione nei centri di accoglienza