Covid-19: nuovo virus, come prevenirlo.

Ormai è da giorni, settimane, che le notizie sono solo queste.

Da giorni siamo chiusi in casa ad ascoltare telegiornali su telegiornali per capire cosa sta succedendo nel mondo e le notizie non sono belle per nulla.

Ogni canale è dedicato a questo nuovo virus e non fanno altro che mettere ansia a ragazzi, bambini, anziani, adulti: nessuno sa come proteggersi da tutto ciò che è più grande di loro.

Ma come fa un essere così minuscolo, visibile solo attraverso un microscopio, a spaventare 7,7 miliardi di persone? Perché siamo 7,7 miliardi di persone ad essere in preda al panico per un essere così piccolo.

Ci sta impedendo di vivere la nostra vita, di abbracciare le persone e mostrargli il nostro amore; ci sta obbligando a respirare aria tramite mascherine; ci sta obbligando a toccare ciò che ci circonda con i guanti; ci sta obbligando a vivere una vita che non piace a nessuno.

Tutto questo perché non riusciamo a prevenire le cose, a proteggerci; perché stare a casa quando si sta male sembra un’impresa difficile e che in pochi riescono a compiere; perché sembra sia una cosa dell’altro mondo starnutire e tossire in un fazzoletto: l’educazione non appartiene a tutti, l’ignoranza a molti.

L’uomo da anni cerca di esplorare pianeti sconosciuti eppure non è in grado di preservare il proprio.

Da anni tenta di proteggere animali e piante ma non riesce a proteggere i propri simili.

L’ essere umano si è semplicemente dimenticato di essere, di essere un umano.

Gli uomini possono perdere tutto ma non l’umanità, l’umanità e ciò che ci permettere di vivere insieme, ciò che ci dà la fiducia nelle altre persone, ciò per cui questo mondo ancora va avanti senza essere distrutto del tutto.

È una triste considerazione ma oggi sembra che abbiano perso questa umanità.

Tanta gente si nutre di ignoranza per poi dispensare odio e terrore.

Chissà perché ci sono pandemie nel mondo che uccidono milioni di persone e non ci sono pandemie d’amore che riuniscano le persone.

Il rispetto dovrebbe essere più contagioso di qualunque altro virus, e allora ciascuno di noi vorrebbe esserne contagiato, ma non esiste un virus così.

Una cosa sgradevole è la spiegazione di ogni morte causata da questo maledetto covid-19: “…è morto un uomo di 60 anni con malattie pregresse”, “è morto un uomo di  80 anni, era anziano”

Come se il fatto che un uomo fosse già malato o anziano dia il diritto al virus di ucciderlo, “tanto sarebbe morto comunque: È qui che l’umanità muore di nuovo!

Nessuna morte è giustificata, ogni morte è dolore.

La quarantena sta diventando difficile, le cose da fare stanno finendo, la noia sta prendendo il sopravvento e le abitudini di ognuno di noi stanno perdendo importanza.

Ma come in ogni cosa anche la quarantena ha portato lati positivi, sono pochi ma ci sono.

Ha fatto riscoprire la bellezza di stare in famiglia, la bellezza di parlare, di ascoltare, la bellezza di riscoprire lati di ogni uno di noi che la monotonia aveva portato via con sé.

Ha risvegliato nelle donne il desiderio di riscoprire l’arte della cucina.

Ha permesso ai mariti, solitamente tanto impegnati al lavoro, ad ascoltare i propri I figli e le proprie mogli.

Ha portato i ragazzi a stare con la propria famiglia il sabato sera: a guardare un film, a parlare dei propri progetti per il futuro, ad ascoltare e conoscere.

Teniamo strette queste bellezze e non dimentichiamole quando tutto sarà passato.

(Denise)

Prigionieri di un batterio