Un tema spesso poco approfondito quello che sarà affrontato sabato 14 dicembre in un convegno organizzato dall’Ambito territoriale sociale 12 rivolto ai disabili e alle loro famiglie. A partire dalle 9 al Centro Pergoli si parlerà infatti di “Vivere il corpo nella disabilità – Affettività, relazioni e sessualità”. L’argomento rappresenta spesso un tabù per i disabili e per le persone che se ne prendono cura ed è quindi difficile affrontarlo senza uno stimolo esterno e il sostegno di specialisti. Proprio per questo è nata l’idea del convegno, che celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre scorso.

Saranno proprio gli esperti a prendere la parola: sono previsti gli interventi della dottoressa Maria Romagnuolo, psicologa-psicoterapeuta dell’Istituto Walden di Roma, della dottoressa Nicoletta Marconi della Lega del Filo d’Oro, del dottor Stefano Galeazzi, responsabile del progetto ‘Vita Indipendente’ della cooperativa Vivere Verde onlus, oltre che del dottor Roberto Frullini, dell’agenzia ‘Vita Indipendente’. Gli specialisti prenderanno la parola dopo il saluto istituzionale del sindaco Stefania Signorini. Moderatore sarà il giornalista Luca Pagliari. Dopo gli interventi degli esperti sarà lasciato spazio alle testimonianze dei presenti e all’approfondimento con i partecipanti. «Questo convegno nasce dopo una riflessione sul concetto di ‘vita indipendente’, che è alla base di un progetto sperimentale cui partecipa il nostro Ambito territoriale di cui Falconara è capofila – afferma il sindaco Stefania Signorini –. L’attenzione si è focalizzata su quelli che sono i bisogni delle persone, di tutti, non solo quelli primari. Ancora oggi parlare di affettività e sessualità delle persone con disabilità è vissuto come un tabù, con una certa reticenza. E’ un bisogno, un desiderio assolutamente legittimo ma spesso dimenticato dalle istituzioni. Ecco perché nell’ambito del progetto ‘Vita Indipendente’ abbiamo dedicato questa giornata a tale tema. L’incontro di sabato è stato pensato soprattutto per le persone con disabilità e le loro famiglie, per creare un momento di dialogo e confronto, per uno spazio di riconoscimento dei bisogni relazionali, per uscire quindi dal tabù».“

Fonte: AnconaToday

Vivere il Corpo nella Disabilità